Il laboratorio Comunicazione si incontrerà giovedì mattina alle 11:00 in auletta studenti in via Zamboni 38, per volantinare, condividere la lettura dei quotidiani, e non solo…
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Il laboratorio Comunicazione si incontrerà giovedì mattina alle 11:00 in auletta studenti in via Zamboni 38, per volantinare, condividere la lettura dei quotidiani, e non solo…
"Labò", il giornale dei laboratori bolognesi in movimento, è lieto di parteciparvi la sua nascita!
Abbiamo partorito il numero 0 dell’anno 0!
Giovedì 20 la redazione si incontrerà alle ore 13:00 in via Zamboni 38, per diffondere il numero 0 e per porre le basi del numero1
CALL 4 ACTION!!
MERCOLEDI 12 NOVEMBRE
ORE 19.00
Workshop [+ aperitivo]
@ 38 di via Zamboni [facoltà di lettere e folosofia]
Rilanciamo questa pregevole iniziativa ospitata dagli amici di Autistici/Inventati:
http://www.autistici.org/133strike/
Il Netstrike è l’equivalente cibernetico di un corteo partecipato, di
un sit-in o di un blocco metropolitano, come quelli di cui è stato
portagonista il movimento nelle ultime settimane ( 1 e 2
): una pratica telematica coordinata da uno o più utenti i quali,
moltiplicando le connessioni ad un sito (ad esempio connettendosi
contemporaneamente ad esso) ne rallentano le attività, eventualmente
causandone la paralisi. Fu lanciato per la prima volta nel 1995 dagli
attivisti di European Counter Network
contro i siti del governo francese -contro la decisione di quest’ultimo
di procedere a test nucleari sull’atollo di Mururoa, nell’Oceano
Pacifico- e da allora impiegato in svariate altre occasioni.
Questa forma di protesta in rete viene ora ripresa dal movimento NoGelmini: giovedì 13/11/2008 alle ore 14:00 la banda del Sito del Ministero dell’Università e della Ricerca verrà risucchiata nel gorgo dell’Onda. Ce n’è per tutti i livelli di abilità: fatevi sotto e buon netstrike a tutt*:)
Qua sotto mirroriamo dal sito http://www.autistici.org/133strike/ le varie modalità con cui mettere in atto il netsrike per bloccare il sito del ministero dell’istruzione. Leggete attentamente.
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Mercoledì 12 novembre
palazzo Malvezzi Giurisprudenza
via Zamboni 22
aula1 autogestita
ore 13
pranzo sociale antifascista
ore 15 autoformazione 2.0
"Nuove forme di fascismo e controllo sociale.
Stato di diritto/stato di polizia.
Dagli anni 70 a Genova.
Il nuovo diritto securitario"
Interverrà il prof. Massimo Pavarini
ore 17
Cineforum resistente:
– "il seme della follia"
– autoproduzioni di movimento
GIOVEDI 13 NOVEMBRE
concentramento in piazza verdi ore 23
per andare tutt* in stazione
per finanziare il treno:
conto corrente intestato a lisa dorigatti
codice iban it 12 x 07601 02400 000092933704
Continuano le lezioni all’aperto:
MERCOLEDì 12 Novembre
ore 13:15- 14:00
Alessandro Passi, LINGUA E LETTERATURA SANSCRITA I
Piazza Scaravilli
GIOVEDì 13 Novembre
ore 14:15- 15:00
Saverio Marchignoli, CIVILTA’ INDIANA
Piazza Puntoni
Non siamo un’associazione riconosciuta.
Siamo, d’altro canto, perfettamente riconoscibili.
Abbiamo
volti e storie che si possono incrociare quotidianamente dentro e fuori le mura
delle facoltà dell’Università di Bologna. Ed abbiamo una storia collettiva
che
si sta scrivendo in questi giorni: da questa storia non è possibile
prescindere, né per noi né per voi.
Siamo studenti, parecchi studenti ma anche ricercatori e
professori.
Siamo a Bologna, e siamo in tutta Italia: per questo venerdi
14 novembre attraverseremo le strade di Roma, daremo vita ad un’immensa
manifestazione nazionale contro lo smantellamento del sistema della formazione
e della ricerca.
Vogliamo esserci tutti e tutte, e vi chiediamo di darci una
mano: un contributo per garantire il diritto alla mobilità, per poter andare
insieme a Roma.
Il numero di conto corrente lo renderemo pubblico a partire
da lunedì 10 novembre.
ASSEMBLEA D’ATENEO NO-GELMINI – studenti e ricercatori.
Lettera aperta alla città di Bologna
Siamo figli e genitori, insegnanti e studenti,
lavoratori strutturati e precari: siamo generazioni a confronto unite
nella lotta. Siamo il presente e siamo il futuro.
Siamo i “buoni” che bloccano le stazioni e i “cattivi” che
trattano. Siamo quelli delle lezioni in piazza e quelli dei cortei non
autorizzati. Siamo un movimento multiforme e colorato; pacifico e
determinato; radicale e dialogante.
Siamo quelli che dalle materne all’università dicono: NO GELMINI!
In questi giorni abbiamo attraversato scuole e università
occupate, assemblee e cortei con migliaia di persone. Abbiamo gridato
insieme che “noi la loro crisi non la paghiamo” e che “sul nostro
futuro decidiamo noi”. Ci siamo ritrovati uniti per dire che non
vogliamo vivere costantemente appesi ad un filo, ma progettare senza
ricatti il nostro futuro.
Ci siamo mobilitati per dire no al taglio dei fondi che colpisce
scuole e università pubbliche. Per dire che non si può fare ricerca con
500 € al mese e che il nostro dissenso non lo si può arrestare con un
cinque in condotta. Per affermare che non si diventa più educati o più
uguali indossando un grembiulino, né che si possa integrare separando.
Crediamo che il maestro unico non sia solo uno scherzo del passato, ma
un ulteriore elemento di insicurezza per le famiglie e le donne.
Sappiamo dire dei no decisi, ma non ci mancano le proposte.
Abbiamo un’idea di Paese differente da chi ci governa e ci ha
governati e abbiamo la presunzione di poterla praticare, come già
stiamo facendo nei progetti di autoriforma che vivono nelle nostre
mobilitazioni.
Pensiamo che l’istruzione debba restare pubblica, perché solo così
si garantisce la libertà di ricerca e di insegnamento. Pensiamo che il
sapere sia un bene comune e che ciò sia incompatibile con le fondazioni
e con i criteri di efficienza e produttività che Tremonti e
Confindustria vorrebbero imporci.
Ci hanno insegnato che il sapere è elemento centrale del nuovo
sistema produttivo, ma crediamo sia soprattutto strumento di
liberazione e crescita personale e collettiva.
Il 30 ottobre vi chiediamo una presa di parola. Vi chiediamo di
schierarvi con chi nella scuola si mobilita e con chi occupa le
università.
Vi chiediamo di riempire con noi le strade della nostra città, per
lanciare il messaggio che questa lotta non riguarda solo chi la
formazione la vive oggi o la vivrà domani, ma che attraversa l’intera
società.
Il 30 ottobre saremo a Bologna, tutte e tutti in piazza perché oggi ci riprendiamo il nostro futuro.
Dalla scuola dell’infanzia all’università
NO GELMINI!
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